Banche e gli Esg: la situazione attuale
Negli ultimi mesi le maggiori banche italiane, in particolare alcune tra quelle direttamente monitorate da BCE (le vigilate direttamente da BCE sono Banca Mediolanum, Mps, Popolare di Sondrio, Banca Bpm, Bper, Cassa Centrale Banca, Credem, Fineco Bank, Iccrea Banca, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, UniCredit) sottopongono ai clienti i questionari ESG.
La somministrazione del questionario avviene a prescindere se è un nuovo affidamento o il rinnovo di affidamento già concesso ed è obbligatoria la compilazione, perché fa parte della documentazione da produrre (insieme ai bilanci approvati, bilanci provvisori semestrali, elenco affidamenti concessi dal sistema bancario).
Le domande dei questionari possono variare da banca a banca, con questionari composti da 10/15 quesiti, alcuni più sbilanciati verso domande che riguardano più l’area Environmental (ambiente) ed altri che abbracciano tutte le aree coinvolte dall’acronimo.
I gestori imprese delle banche che seguono la pratica, normalmente aiutano l’impresa nella compilazione anche se alcune domande sono particolarmente specifiche (per una PMI)
Questi sono, degli esempi tratti dal questionario MPS:
- l’Azienda calcola la quantità di Gas serra (GHG) emessi?
- l’Azienda calcola i consumi energetici complessivi? Se sì, indicare i consumi energetici in Gj (?), di cui consumi di energia elettrica in Gj (?) Rapporto consumi di energia elettrica in Gj/consumi complessivi in Gj di cui da fonti fossili in Gj.
Altre domande fanno comunque prendere coscienza che l’azienda ha una funzione sociale nel territorio dove opera:
- Esistono misure welfare per i dipendenti?
- L’azienda dispone di Certificazioni Social?
- L’Azienda ha ricevuto sanzioni monetarie per non conformità a leggi/regolamenti in ambito ambientale e/o economico sociale?
- Indicare la % di donne sul totale di dirigenti e manager?
- L’Azienda ha avviato strategie/piani aziendali per ridurre l’impatto ambientale?
- Indicare la % di fornitori valutati secondo criteri ambientali e sociali.
A detta degli stessi gestori imprese delle banche, per il momento questi questionari hanno lo scopo di raccogliere dati e creare un data base, come richiesto da BCE.
Ma noi possiamo immaginare che, in tempi brevi, tra due aziende che hanno lo stesso rating creditizio (calcolato dalla banca in base ai bilanci ed all’andamentale della centrale rischi) verrà premiata con migliori condizioni chi otterrà un miglior punteggio ESG, perché la banca per questa azienda avrà minor rischio di credito.
Esg e imprese: la proposta Federmeccanica
È interessante approfondire l’argomento anche dal punto di vista ‘interno’ dell’azienda, ovvero quello dei lavoratori.
Un recente articolo del Sole24Ore riporta la notizia che Federmeccanica, in previsione del rinnovo del contratto nel 2024, ha proposto di produrre un nuovo Ccnl “all’insegna delle tematiche ESG”.
L’obiettivo dichiarato è coniugare la sostenibilità del lavoro con la competitività delle imprese, perseguendo obiettivi Esg, ovvero recependo il tema della sostenibilità, che sta diventando l’obiettivo degli Stati e delle grandi economie.
Secondo il presidente di Federmeccanica Visentin, questo: “Impone un cambio di paradigma globale per tutte le dimensioni della vita umana, compreso il lavoro ed il modo di fare impresa”.
Nel Ccnl Esg potrebbero quindi essere inclusi sia strumenti capaci di aumentare sostenibilità e competitività delle imprese, che linee guida utili ad orientarle.
Visentin sottolinea che nell’attuale contratto ci sono già solide basi, come la formazione, la sicurezza sul lavoro o il welfare, e che il nuovo Ccnl potrebbe rafforzarle con una“‘impronta Esg più marcata”.
Supportare le imprese nelle tematiche Esg
Secondo la ricerca “Corporate Social Investment e Esg – Global Impact at scale” di Dynamo Academy e Sda Bocconi Sustainability Lab condotta su un campione di 213 aziende italiane che redigono il DSF (acronimo che stà per Dichiarazione Non Finanziaria, documento che devono redigere Banche, Assicurazioni, Società quotate) il 59% ha istituito un comitato Esg, dato in linea con il 61% delle aziende globali.
Il 44% delle imprese redige una propria strategia e un proprio action plan in materia di sostenibilità e il 67% di queste richiama nella propria strategia gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
Alla luce di questo scenario che va via via incrementandosi nel Paese e della richiesta delle banche di dimostrare l’adozione dei paradigmi Esg per accedere al credito, l’azienda ha oggi bisogno di un supporto al proprio fianco.
Per questo, con Counsel aiutiamo le imprese nell’approccio agli Esg con la consulenza professionale, sia essa rivolta al migliore accesso ai finanziamenti, che all’assistenza finanziaria dove questi temi sono coinvolti.