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Banche, Business Plan e Accesso al Credito: è tempo di fare chiarezza

banche e business plan
Con l’entrata in vigore delle linee guida EBA e con la doppia previsione regolamentare, gli istituti di credito sono spinti, da un lato, a stressare il business plan presentato dal cliente e, dall’altro, letteralmente a redigerlo al posto dell’impresa, ove la medesima non lo produca in autonomia. Si tratta di una rivoluzione in corso, che le imprese meritano di mettere a fuoco. Approfondisce il tema il Dott. Stefano Fasolo, Partner di Counsel, Specialisti in Finanza d’Impresa.

Tabella dei Contenuti

Come valutano il business plan le banche?

Che sistemi o piattaforme utilizzano?

L’attenzione delle banche per i business plan dei clienti imprese si è sviluppata in tempi relativamente recenti per cui, nella maggioranza dei casi, non esistono vere e proprie piattaforme per la valutazione dei Piani Industriali delle aziende che richiedono nuovo credito o il rinnovo di linee già in essere. 

In genere, le banche utilizzano modelli più o meno sofisticati di simulazione dei dati economico finanziari in ottica what if, finalizzati a verificare gli impatti stimati in termini di EBITDA, di Utile Netto e di Flussi di cassa, ipotizzando diversi scenari di business in ottica di stress test (come ad esempio: la riduzione del fatturato, l’incremento dei costi d’acquisto, l’incremento degli investimenti o l’allungamento del ciclo monetario).

business plan banche accesso al credito

La sostenibilità di tali scenari, tuttavia, dovrebbe trovare riscontro o, meglio, fondamento, nelle assunzioni di Piano, ossia nelle ipotesi prese a riferimento nella definizione delle linee guida strategiche su cui lo stesso è stato costruito. 

Questa è la parte più qualificante del Piano, perché la bontà e la sostenibilità del Piano dipendono dalla solidità, anche numerica, delle assunzioni di business (es. potenziale di crescita, politiche di pricing, finalità, timing e livello degli investimenti, gestione della finanza in relazione al ciclo monetario etc),

Tanto più solide sono le assunzioni, tanto più efficaci saranno le argomentazioni a sostegno dei risultati economico finanziari del Piano rispetto agli scenari di stress elaborati dalle banche e, quindi, tanto maggiori le possibilità di “convincere” le banche sull’affidabilità presente ma soprattutto futura dell’azienda.

Questa è la ragione per cui ciò che qualifica veramente un Business Plan, e quindi il documento di Piano, non sono tanto i financials quanto le sezioni descrittive e qualitative del Piano di cui i financials sono “solo” la conseguenza numerica.

analizzare il business plan per accesso al credito

Le problematiche del processo

Quali possono essere le problematiche di questo processo? 

Magari talmente incisive da rimandare, limitare o addirittura bloccare l’accesso al credito?

L’incapacità o l’impossibilità di sostenere le ipotesi di Piano e di confutare le ragioni alla base degli scenari di stress utilizzati dalle banche possono compromettere irrimediabilmente la possibilità di vedere accolte le richieste di credito.

analisi del business plan

Come può l’azienda presentarsi al meglio?

Ecco alcuni consigli per come l’azienda può presentarsi al meglio all’appuntamento con il credito, definendo un modello e un contenuto di business plan più favorevole e necessario per accedervi. 

Il Piano deve quindi essere:

  1. Coerente con la storia dell’azienda e con il trend economico finanziario più recente; ne consegue l’estrema importanza che deve essere attribuita alla sezione descrittiva della società, del suo mercato e del suo modello di business, nonché delle performance dell’ultimo triennio, che devono essere spiegate ed esaminate in dettaglio come un vero e proprio diagnostico;
  2. Sostenibile, ossia ragionevolmente realizzabile attraverso le azioni di business rappresentate nelle linee guida strategiche del Piano, linee guida che a loro volta devono esser coerenti con la storia della società e con il mercato di riferimento;
  3. Solido: la solidità del Piano e conseguentemente dei relativi financials, si ottiene solo attraverso la disponibilità, e quindi la costruzione, di un articolato back up numerico che consenta di esplicitare in dettaglio le modalità con cui sono stati elaborati i numeri di Piano;
  4. Presentabile attraverso la predisposizione di un documento, complesso e completo, che possa esporre in modo chiaro una sorta di story telling che partendo dal passato racconti passo passo gli obiettivi futuri ed il modo per realizzarli.

Presupposto per realizzare tutto ciò, la disponibilità e la conoscenza di un sistema di controllo di gestione affidabile e aggiornato che contenga, in dettaglio, tutte le informazioni utili a supportare il processo di analisi del business e il processo decisionale da cui parte l’elaborazione del Piano.

Date le premesse, nei casi in cui le banche si attivino autonomamente per elaborare i Piani si può parlare al massimo di proiezioni economico finanziarie costruite sulla base degli ultimi bilanci storici disponibili, proiezioni che per tale motivo possono rappresentare solo un mero esercizio numerico e non un Piano. 

Ovviamente le banche lo possono fare, ma sarebbe un mero documento formale da inserire a completamento del dossier e quindi non sufficiente, nella sostanza, a supportare le richieste di credito delle aziende.

In questo scenario diventa indispensabile per l’impresa rivolgersi a una consulenza finanziaria professionale, che la accompagni a redigere un Business Plan coerente, completo e, di conseguenza, favorevole all’accesso al credito.

Counsel fornisce da sempre questo servizio alle imprese, accompagnandole non solo nella elaborazione del Business Plan ma anche, e soprattutto,  nel complesso processo gestionale che ne consente la definizione ed il controllo a questo link trovi le informazioni che ti servono per contattarci.


Spunti: Cos’è il Business Plan e perché è così importante per la tua impresa

Portale ufficiale EBA (European Banking Authority)

Partner – Ha maturato una lunga esperienza in ruoli apicali presso primari istituti di credito. È esperto di Organizzazione aziendale, Pianificazione Strategica, Controllo Direzionale e Finanza.
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